E se fossimo noi, gli antichi astronauti?
di Osvaldo Felace
Alla fine degli anni settanta, ho letto alcuni episodi di una saga a fumetti intitolata "gli uomini della seconda preistoria", che trattava di un mondo ritornato alla preistoria a causa di una guerra atomica. La letteratura fantascientifica, nonché cinema e fumetti, è piena di questi scenari. Basti pensare alla saga de "Il pianeta delle scimmie" o di "Mad Max". Tuttavia questo scenario non ha proprio nulla di fantascientifico, anzi, siamo stati sull'orlo della guerra atomica più volte durante la guerra fredda. E se pensiamo a catastrofi naturali, come la collisione con grossi asteroidi, tali da estinguere la maggior parte della vita, è già successo e questo pianeta ne porta ancora oggi le cicatrici.
Cosa succederebbe se un gruppo di astronauti tornasse da un lungo viaggio spaziale e trovasse il pianeta distrutto e i pochi uomini sopravvissuti, raggruppati in orde di cavernicoli? Fantascienza? Non necessariamente!
E' proprio ciò che succede nel film "il pianeta delle scimmie" ovvero alcuni astronauti tornano sulla terra dopo un lungo viaggio stellare e la trovano popolata di scimmie intelligenti e di uomini invece ridotti a primati. Prendendo in considerazione questa ipotesi ed osservando bene i reperti archeologici (statuette e pittogrammi che rappresentano esseri in tuta spaziale) nonché le innumerevoli citazioni di "Dei" venuti dalle stelle e di civiltà fantastiche, nei libri sacri di quasi tutte le antiche religioni, questa teoria perde ogni carattere fantastico e comincia a diventare plausibile. Considerato, inoltre, che la catastrofe globale conosciuta come "grande diluvio" o "diluvio universale", è presente non solo nella bibbia ma anche nell'epopea babilonese di Gilgamesh ( mitico re dei Sumeri) e in altri scritti sacri come la tradizione dei nativi americani Sioux, (all'inizio dei tempi c'era la "grande acqua", poi Manitu creò la terra perché gli uomini ci potessero vivere...) e che ci sono prove geofisiche non solo di un grosso impatto avvenuto nel 10500 a.c. ma si sa anche che, in seguito a quest'impatto, l'asse terrestre ne risultò spostata, tanto che un continente sub-tropicale si ritrovò al polo Sud e divenne l'attuale Antartide, la teoria non solo diventa plausibile ma comincia addirittura a prendere corpo, ad avere un senso.
Ammettendo per un attimo che sia andata proprio così, come ci avrebbero visti quei cavernicoli? e cosa avrebbero scritto di noi?
"gli Dei scesero dal cielo con i loro carri di fuoco e etc etc..." ecco cosa avrebbero scritto. E cosa avrebbero fatto quegli astronauti, trovandosi in uno scenario simile? avrebbero sicuramente tentato di trasmettere un po di cultura, un po di scienza, qualcosa che potessero imparare alla svelta e usare nella vita quotidiana. Questo spiegherebbe se non altro, che diavolo ci fanno siringhe e strumenti di alta chirurgia, rappresentati nei geroglifici del tempio di Kom Ombo, in Egitto (luogo che ho fotografato personalmente) e spiegherebbe il perché i grandi sacerdoti di tutte le religioni detenevano un "antico sapere" o il "sapere degli Dei" o "degli antichi". Spiegherebbe anche come mai alcuni popoli preistorici hanno raggiunto la precisione matematica e geometrica, prima della scrittura, o perchè altri hanno conosciuto la posizione e l'orbita dei pianeti del sistema solare, prima di circumnavigare il mondo, prima cioè, di sapere che la terra fosse sferica e millenni prima che i pianeti potessero essere osservati al telescopio!
Mi rendo conto che i fautori della colonizzazione aliena, non saranno d'accordo, ma è bello anche prendere in considerazione questa possibilità, che non è meno plausibile, anche perché
, alcune statuette di cui sopra, somigliano troppo alle tute della NASA.
ferri chirurgici nel tempio Kom Ombo |
alcune statuette millenarie. Non somigliano alle tute della NASA? |
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