martedì 1 settembre 2015

Scoperti 24 nuovi geoglifi a Nazca

Il team di ricercatori dell’Istituto di Nasca dell’Università giapponese di Yamagata, ha scoperto 24 nuovi geoglifi in Perù, durante il rilevamento topografico condotto tra dicembre 2014 e febbraio 2015.

Alcuni dei nuovi geoglifi evidenziati al computer (University of Yamagata)
Alcuni dei nuovi geoglifi evidenziati al computer (University of Yamagata)

I geoglifi sono quasi invisibili in superficie. Il team ha avuto bisogno di analizzarli con uno scanner tridimensionale per identificare le immagini a terra. Il risultato sono 24 nuovi geoglifi di animali, alcuni dei quali probabilmente raffigurano dei lama. L’ultimo anno, il team aveva scoperto 17 geoglifi simili nell’area adiacente e perciò ora è chiaro che si tratta di 41 geoglifi animali concentrati in un’area specifica.
Come si presentano sul terreno i geoglifi (University of Yamagata)
Come si presentano sul terreno i geoglifi (University of Yamagata)
(University of Yamagata)
(University of Yamagata)
I nuovi geoglifi risalirebbero tra il 400 a.C. e il 200 a.C.
Il professor Masato Sakai, capo del team di ricerca, ha enfatizzato che i geoglifi sono in pericolo di distruzione per via delle recenti espansioni urbane, ed è perciò importante informare gli abitanti locali e il governo per conservarli.
L’Università Yamagata ha cominciato lo studio dei geoglifi di Nasca nel 2004. Per migliorarne la ricerca e la conservazione, nel 2012 è stato fondato l’Istituto di Nasca dell’università. Un accordo sulla cooperazione e la preservazione dei geoglifi è stato firmato nell’aprile 2015 tra il ministro della cultura peruviano e l’università giapponese.
(University of Yamagata)
(University of Yamagata)
(University of Yamagata)
(University of Yamagata)

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