lunedì 27 luglio 2015

L' origine evoluzionistica della vita è impossibile

Non ci sono testimonianze umane sulla origine della vita e non esiste alcuna evidenza geologica e fisica della sua origine.


Il Giornale Online

 Parlando dell' origine di una ipotetica molecola autoreplicante e della sua struttura, Pross ha ammesso recentemente che “La semplice risposta è che non sappiamo, e forse non sapremo mai”. Piu' tardi, in merito all' origine di tale molecola, Pross ha detto, “…si potrebbe rifare la domanda nel modo seguente: dato un miscuglio reagente sconosciuto, sotto effettive condizioni sconosciute, reagenti per dare un prodotto sconosciuto tramite uno sconosciuto meccanismo, puo' un particolare prodotto con specifiche caratteristiche…essere stato incluso tra il prodotto della reazione ?”
Questo riassume molto bene il progresso fatto dagli evoluzionisti per stabilire uno scenario ateo e meccanico dell' origine della vita dopo piu' di mezzo secolo di ricerca fisica, chimica e geologica. Comunque è possibile trarre fatti che stabiliscano oltre ogni dubbio che una origine evoluzionistica della vita su questo pianeta sarebbe stata impossibile. L' origine della vita avrebbe potuto risultare solo dall' azione di un agente intelligente esterno indipendente dall' universo naturale. C' è spazio sufficiente solo per descrivere poche delle barriere insuperabili per una origine evoluzionistica della vita.
1. Assenza dell' atmosfera necessaria
La nostra presente atmosfera è composta dal 78% di nitrogeno (N2), 21% di ossigeno (O2) e 1% di altri gas, come anidride carbonica (CO2), argon (Ar) e vapore acqueo (H2O). Un' atmosfera contenente ossigeno libero sarebbe fatale per l' origine di qualsiasi schema vivente. Mentre l' ossigeno è necessario per la vita, l' ossigeno libero avrebbe ossidato e distrutto tutte le molecole organiche necessarie per l' origine della vita.
Così, malgrado le evidenze che la terra abbia sempre avuto una quantità significativa di ossigeno libero in atmosfera, gli evoluzionisti insistono a dichiarare che non c' era ossigeno nella iniziale atmosfera terrestre. Comunque, sarebbe stato fatale per una origine evoluzionistica della vita. Se non c' era ossigeno allora non ci sarebbe stato lo strato protettivo di ozono attorno alla Terra. L' ozono è prodotto dalle radiazioni del sole sull' ossigeno nell' atmosfera, che converte l' ossigeno biatomico (O2) che respiriamo in ossigeno triatomico (O3), cioè ozono.
Se non ci fosse stato ossigeno allora non ci sarebbe stato ozono. La luce ultravioletta distruttiva del sole avrebbe colpito la superficie terrestre, distruggendo le molecole organiche necessarie per la vita, riducendole a semplice gas, come nitrogeno, anidride carbonica e acqua. Quindi, gli evoluzionisti si trovano con un dilemma irrisolvibile: in presenza di ossigeno, la vita non si puo' evolvere; senza ossigeno, quindi senza ozono, la vita non puo' evolversi o esistere.
2. Ogni forma di energia grezza è distruttiva
L' energia disponibile su una ipotetica primitiva Terra consisterebbe principalmente in radiazioni dal sole, energia da scariche elettriche (fulmini) e fonti minori di energia dal decadimento radioattivo e calore.
Il problema dell' evoluzione è che il tasso di distruzione delle molecole biologiche dovuto a tutte le fonti di energia grezza, supererebbe enormemente il tasso della loro formazione.
L' unica ragione per i successi di Stanley Miller nell' ottenere una piccola quantità di prodotto nei suoi esperimenti, è stato il fatto che ha utilizzato una trappola per isolare il suo prodotto dalla fonte di energia. Qua gli evoluzionisti affrontano due problemi. Primo, non ci sarebbero state trappole disponibili su una Terra primitiva. Secondo, la stessa trappola sarebbe stata fatale ad ogni scenario evoluzionistico, una volta che i prodotti sono isolati in trappola, non è piu' possibile un ulteriore progresso evoluzionistico, perchè non è disponibile energia.
Nel suo commento sull' esperimento di Miller, il D. E.Hull ha affermato che “Queste corte vite per decomposizione in atmosfera o in oceano precludono chiaramente la possibilità di accumulare concentrazioni utili di composti oganici in eoni di tempo..La chimica fisica guidata dai principi provati della termodinamica chimica e cinetica, non offre incoraggiamento alla biochimica, che necessita di un oceano pieno di composti oganici per formare persino una forma senza vita.”
3. Uno scenario evoluzionistico per l' origine della vita risulterebbe in una incredibile confusione
Supponiamo che, come suggeriscono gli evoluzionisti, ci fossero veramente qualche tipo di molecole organiche e biologicamente importanti in considerevole quantità sulla Terra primitiva. Il risultato sarebbe stato un indescrivibile pasticcio. In aggiunta ai 20 differenti aminoacidi trovati nelle proteine oggi, si sarebbero prodotti centinaia di altri aminoacidi. 
In aggiunta al desossiribosio e al ribosio, agli zuccheri a cinque atomi di carbonio trovati nel DNA e nel RNA oggi, si sarebbe formata una varietà di altri zuccheri a cinque atomi di carbonio, a quattro atomi di carbonio, a sei atomi e a sette atomi di carbonio. In aggiunta alle cinque purine e pirimidine trovate nel DNA e nel RNA oggi, esisterebbe una grande varietà di altre purine e pirimidine. Inoltre, di vitale importanza, gli aminoacidi nelle proteine oggi sono solamente mancini, ma tutti gli aminoacidi sulla Terra primitiva sarebbero stati per il 50% mancini e per il 50% destri. Gli zuccheri nel DNA e RNA oggi sono solo destri, ma, se fossero esistiti, gli zuccheri sulla Terra primitiva sarebbero stati per il 50% destri e per il 50% mancini.
Se solo un aminoacido destro si fosse trovato in una proteina, o se solo uno zucchero mancino si fosse trovato nel DNA o nel RNA, tutta la vita biologica si sarebbe distrutta. Non ci sarebbe stato un meccanismo disponibile per selezionare la forma corretta sulla Terra primitiva. Solo questo fatto distrugge l' evoluzione. Gli evoluzionisti combattono con questo dilemma da quando è stato riconosciuto, e non ci sono soluzioni in vista. Tutte queste varietà sarebbero in competizione l' una con l' altra e una gran varietà di molecole organiche, inclusi aldeidi, ketoni, acidi, lipidi, carboidrati, ecc.. esisterebbero. Se gli evoluzionisti vogliono davvero simulare delle plausibili condizioni di una primitiva Terra, perchè non mettono i loro reagenti in un composto come questo e lo irradiano con luce ultravioletta, lo sottopongono a scariche elettriche o calore e guardano il risultato ?
Non lo fanno perchè sanno che non ci sarebbe una remota possibilità che risulti qualcosa di utile da questo loro scenario evoluzionistico. Invece, scelgono con cura solo i materiali iniziali che vogliono per produrre aminoacidi, zuccheri, purine o altro e poi sfruttano condizioni sperimentali non plausibili , che non esisterebbero in una Terra primitiva. Quindi affermano sui libri di testo e su articoli di giornale che queste e quelle molecole si sarebbero prodotte in grande quantità sulla prima Terra.
4. Le micromolecole non si combinano spontaneamente per formare macromolecole
Si dice che il DNA sia il segreto della vita. Il DNA non è il segreto della vita. La vita è il segreto del DNA. Gli evoluzionisti rivendicano continuanmente che lo stadio iniziale nell' origine della vita sia stata l' origine di una molecola di DNA o RNA autoreplicante. Non esistono molecole del genere e non sarebbero mai esistite. La formazione di una molecola richiede l' influsso di un tipo di energia altamente selezionata e un continuo rifornimento di materiale necessario per formarla.
Per produrre una proteina, i mattoni che servono sono gli aminoacidi. Per DNA e RNA questi mattoni sono i nucleotidi, composti di purine, pirimidine, zuccheri e acido fosforico. Se gli aminoacidi si dissolvono in acqua non si uniscono spontaneamente per creare una proteina. Questo richiederebbe energia. Se le proteine sono dissolte in acqua, i legami chimici tra gli aminoacidi si spezzano lentamente, rilasciando energia (si dice che la proteina si idrolizza). La stessa cosa vale per DNA ed RNA. Per formare una proteina in un laboratorio il chimico, dopo aver dissolto i necessari aminoacidi in un solvente, aggiunge una sostanza chimica che contiene legami ad alta energia (reagente peptide).
L' energia da questa sostanza viene trasferita agli aminoacidi. Questo procura l' energia necessaria per formare i legami chimici tra gli aminoacidi e rilascia H e OH per formare H2O (acqua). Questo avviene solo in un laboratorio chimico o nelle cellule di organismi viventi. Non potrebbe accadere in un oceano primitivo o altrove in una Terra primitiva. Chi o cosa sarebbe dovuto esserci per fornire l' energia appropriata ?
L' energia grezza distruttiva non avrebbe funzionato. Chi o cosa avrebbe dovuto esserci per fornire un continuo flusso di materiale appropriato invece che spazzatura ? Parlando di molecola di DNA autoreplicante, gli evoluzionisti stanno cercando una torta in cielo.
5. Il DNA non puo' sopravvivere senza meccanismi di riparazione
Il DNA, come per l' RNA- messaggero, l' RNA di trasporto e l' RNA- ribosomiale, viene distrutto da una varietà di agenti, inclusa la luce ultravioletta, l' ossigeno reattivo, l' acqua, ecc..
Un articolo recente riporta che esistono 130 geni umani conosciuti e che se ne troveranno altri. Gli autori affermano che “L' instabilità del genoma causata da una grande varietà di agenti che danneggiano il DNA sarebbe stata un problema insormontabile per le cellule e per gli organismi se non fosse stato per la capacità di riparazione del DNA.”
Notate che persino l' acqua è uno degli agenti che danneggiano il DNA! Se il DNA si fosse evoluto in qualche modo sulla Terra si sarebbe dissolto in acqua.
Quindi l' acqua e diversi agenti chimici lo dissolvono e con la luce ultravioletta il DNA si sarebbe distrutto molto piu' rapidamente di quanto si potesse produrre tramite qualsiasi processo immaginabile. Se non fosse stato per i geni riparatori del DNA, si afferma nell' articolo, il DNA non sarebbe sopravvissuto persino nell' ambiente protettivo di una cellula! Quindi come puo' il DNA sopravvivre quando soggetto ad attacchi brutali da tutte le sostanze chimiche e da altri agenti che lo danneggiano che sarebbero esistiti nell' ipotetica Terra primitiva degli evoluzionisti ?
Quali sono gli agenti cellulari necessari per la riparazione e la sopravvivenza del DNA ? I geni del DNA! Quindi, il DNA è necessario per la sopravvivenza del DNA! Ma sarebbe stato impossibile per i geni riparatori evolversi prima dell' evoluzione del DNA e sarebbe stato impossibile per il DNA evolversi prima dell' evoluzione dei geni riparatori. Qui vediamo un' altra barriera per l' evoluzione. Inoltre, è ridicolo immaginare che i geni riparatori del DNA si possano essere evoluti persino se fosse esistita una cellula. I geni del DNA codificano le sequenze delle centinaia di aminoacidi che costituiscono le proteine che sono gli agenti coinvolti nella riparazione del DNA.
Il codice nel DNA è tradotto nel RNA messaggero (mRNA). Questo deve quindi muoversi ed essere incorporato in un ribosoma (prodotto da tre RNA ribosomiali e 55 diverse molecole di proteine). Ogni aminoacido si deve accoppiare ad un RNA di trasporto specifico per l' aminoacido e l' accoppiamento richiede uno specifico enzima proteico per l' aminoacido e l' RNA di trasporto. Rispondendo al codice sul RNA messaggero e utilizzando i codici sul RNA di trasporto, gli aminoacidi appropriati, connessi agli RNA di trasportto, vengono collegati alla catena di proteine crescente nell' ordine prescritto dal codice del RNA messaggero. Diversi enzimi servono con l' appropriata energia. Questa è solo una breve introduzione all' incredibile complessità della vita che si trova persino in un batterio.
di Duane Gish
Fonte: Source: icr.org
Tradotto da: http://english.pravda.ru/science/mysteries/103709-4/

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