Tra gli ultimi episodi quello avvenuto quattro giorni fa: le fiamme sono tornate in casa di Nino Pezzino, presidente del comitato che rappresenta le vittime del mistero di Canneto. Calogero Beringheli, primo cittadino della piccola comunità, è derminato a scoprire una volta e per tutte quale sia la causa che da troppo tempo affligge e mette in pericolo la sua comunità. Ieri ha conferito con il capo della Protezione civile regionale, poi è andato a parlare con il prefetto di Messina. Per riportare Canneto sulle prime pagine, Beringheli nei giorni scorsi ha rivelato alcune informazioni contenute nella relazione dei tecnici che negli anni passati studiarono Canneto senza comunque giungere ad alcuna conclusione. Fra le ipotesi fatte c'era anche quella della sperimentazione di armi. Ma tale ipotesi avrebbe richiesto provvedimenti eccezionali e, in piena sincerità, Il tasso di attendibilità appare modesto - come quello di una presenza aliena a Canneto - perché gli esperimenti militari non possono essere effettuati in territorio italiano senza il consenso del Ministero della Difesa. E siccome gli eventi misteriosi risalgono ad una decina di anni or sono, è assai improbabile che gli esperimenti siano proseguiti con il conseguente allarme per la popolazione.
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