domenica 7 dicembre 2014

Fisico U.S.A.: “Gli alieni hanno distrutto la civiltà di Marte”



L’affermazione sembra quella di un folle, un mitomane, oppure uno che magari abbia bevuto un bicchierino di vino in più, ma a giudicare dal suocurriculum o del suo studio in merito presentato per il Bulletin Of the American Physical Society sembrerebbe essere una cosa seria.

John Brandenburg, fisico del plasma presso l’Orbital Technologies di Madison (Wisconsin), la civiltà su Marte è stata spazzata via da esplosioni nucleari prodotte da una civiltà aliena ostile.

Il fisico, che ha scritto un suo libro sulla questione intitolato Death on Mars: The Discovery of a Planetary Nuclear Massacre e che uscirà sul mercato statunitense nel mese di febbraio del 2015, afferma che antichi marziani chiamati Cydoniani e Utopiani vennero massacrati in un attacco – e le evidenze di questo genocidio, afferma, sono presenti ancora oggi.
Già nel 2011 lo scienziato fu il primo a postulare che il colore rosso di Marte fosse dovuto ad una esplosione termonucleare, ma di origine naturale. Dopo 3 anni ipotizza ancora che parte di Marte sia stato interessato da una esplosione di questo genere, ma prodotto da una razza aliena intelligente.

John Brandenburg dichiara che gli isotopi nucleari presenti in atmosfera simili a test di bombe all’idrogeno “possono presentare un esempio di una civiltà spazzata via da un attacco nucleare proveniente dallo Spazio“. Un ‘alta concentrazione‘ di Xenon-129 nell’atmosfera marziana, compresi uranio e torio in superficie, è stata vista dal Mars Odyssey della NASA. Nonostante la stragrande maggioranza degli scienziati abbia gà sottolineato che la comparsa di questi elementi non sia sorprendente, in quanto sono elementi naturali presenti ovunque, il dottor Brandenburg è fermamente convinto che siano i resti di due esplosioni nucleari presenti sulla superficie.
Una sua relazione, dal titolo ‘Evidence of Massive Thermonuclear Explosions in Mars Past, The Cydonian Hypothesis, and Fermi’s Paradox‘, è stata presentata il giorno 22 novembre 2014 durante l’annuale meeting organizzato dalla American Physical Society in Illinois. E si può leggere anche su ‘Journal of Cosmology and Astroparticle Physics‘.

Il dottor Brandenburg afferma che una volta Marte aveva un clima simile a quello della Terra, con vita animale e vegetale, compresa vita intelligente che sarebbe stata molto avanzata come quella degli antichi Egizi sulla Terra. Ciò si basa sull’analisi di due regioni marziane, una delle quali è Cydonia, dove fu scoperta la famigerata, e poi screditata, ‘faccia su Marte‘.

Secondo Brandenburg, ciò è un artefatto dell’antica razza aliena. Qui, una delle presunte esplosioni nucleari ha spazzato via la civiltà di Cydonia Mensae e un’altra, più piccola, ha distrutto una civiltà in una regione denominata Galaxias Chaos.

Il fisico scrive nel sommario della sua ricerca presentata alla American Physical Society che “analisi di nuove immagini provenienti da Odyssey, MRO e Mars Express mostrano una forte evidenza di oggetti archeologici erosi in questi siti. Nel loro insieme, i dati richiedono che l’ipotesi di Marte come luogo di un antico massacro nucleare planetario, debba ora essere presa in considerazione”.

Brandenburg afferma, inoltre, che la sua teoria potrebbe spiegare il Paradosso di Fermi – ossia perché, se l’Universo sia abbondante di vita, non abbiamo ancora ascoltato nulla. E mette in guardia affermando che “abbiamo bisogno di avere paura di un attacco al nostro pianeta, e dobbiamo supportare una missione umana su Marte per sapere con cosa siamo di fronte“.

In modo provvidenziale, siamo stati avvertiti di questo possibile aspetto del Cosmo“.

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