Secondo quanto annunciato dal governo della Bolivia, i ricercatori del Centro de Investigaciones Arqueológicas, Antropológicas y Administración de Tiwanaku (CIAAAT) cominceranno presto gli scavi presso l'antica fortezza di Tiahuanaco, a seguito del rilevamento di una piramide sepolta.
L’antica fortezza di Tiahuanaco, situata nella Bolivia occidentale, è certamente uno dei siti archeologici più enigmatici dell’America precolombiana.
Dopo migliaia di anni dal suo declino, Tiahuanaco conserva ancora gelosamente molti dei suoi segreti.
Ma nuove rivelazioni potrebbero venire da una sorprendente scoperta fatta di recente: una piramide completamente sepolta individuata con l’ausilio del georadar (GPR).
«Esploreremo la zona di Kantatallita (71 km ad ovest di La Paz), ad ovest della piramide Akapana. È lì che abbiamo individuato una piramide sepolta di tre livelli», spiega Ludwig Cayo, direttore del CIAAAT (Centro de Investigaciones Arqueológicas, Antropológicas y Administración de Tiwanaku).
Secondo quanto riportato da Fox News Latino, gli scavi dovrebbero cominciare tra maggio e giugno, in base agli accordi cooperazioni con le università e gli istituti stranieri desiderosi di impegnarsi nella campagna di scavi. Secondo Cayo, la campagna dovrebbe impiegare circa 5 anni.
Le scansioni del georadar hanno segnalato la presenza di diverse “anomalie sotterranee”, che potrebbero essere monoliti e altre strutture. Tuttavia, si attendono ulteriori analisi prima di giungere a conclusioni ufficiali.
Tiahuanaco, situata nei pressi del Lago Titicaca a 3850 metri di altezza è stata la capitale di un impero che si estendeva tra la Bolivia, il Perù e il Cile, raggiungendo l’apice della sua espansione tra il 300 e il 1000 d.C.
Le leggende andine tramandano che la zona intorno al lago Titicaca sia stata la culla dei primi esseri umani sulla Terra, scelto da Viracocha, il creatore di tutte le cose, come luogo della sua creazione.
Le rovine di Tiahuanaco sono davvero impressionanti. Ad oggi, è difficile stabilire una data precisa sulla sua fondazione, ma alcuni ricercatori hanno sostenuto che potrebbe risalire a 12 mila anni fa, una datazione che mette in crisi la cronologia ufficiale della civiltà umana.
La porta del Sole della città di Tiahuanaco, scolpita da un unico grande blocco di roccia pesante 18 tonnellate, è uno dei monumenti più importanti delle civiltà precolombiane.
Non meno importante della porta del Sole è il Grande Idolo, un blocco di arenaria rossa alto 8 metri, che come altri colossi ricoperti di simboli, rivela una buona conoscenza astronomica della sfericità della Terra.
All’inizio del XX secolo l’ingegnere austriaco Arthur Posnansky (1873-1946) dedicò lunghi anni delle sue ricerche alle rovine di Tiahuanaco. L’ingegnere concentrò i suoi studi su una zona del villaggio, dove alcune pietre erano disposte verticalmente.
Posnansky si rese presto conto che i costruttori di Tiahuanaco avevano realizzato un gigantesco osservatori astronomico allineato al Sole e alle stelle. Posnansky osservò che nel primo giorno di primavera, il Sole sorgeva esattamente al centro della porta principale del tempio: è l’inizio di una straordinaria scoperta.
Questi allineamenti astronomici, infatti, gli consentirono di datare il sito: per tutto l’anno il Sole sorge ogni giorno in un punto differente dell’orizzonte. Il primo giorno di primavera si può vedere il sole sorgere esattamente al centro.
Studiando la disposizione del complesso, Posnansky deduce che il primo giorno d’inverno o d’estate, il Sole dovrebbe sorgere agli angoli, cioè in corrispondenza dei pilastri sui lati del tempio. Ma non è così. Gli archeologi “ortodossi” affermano che si sia trattato semplicemente di un errore da parte dei costruttori.
Osservando la perfezione con cui è stato costruito il sito, sembra davvero molto improbabile che i costruttori abbiano potuto compiere un errore così grossolano, sbagliando i marcatori dei solstizi.
Non convinto dell’ipotesi errore, l’archeologo Neil Steede compie un accurato controllo dei calcoli di Posnansky. Misurando la diagonale delle pietre angolari, e comparando l’angolo alla posizione attuale del sorgere del Sole, Posnansky era giunto alla conclusione che Tiahuanaco era stata costruita almeno 17 mila anni prima!
Ma a quell’epoca l’inclinazione dell’asse terrestre era leggermente diversa rispetto a quella di oggi: all’epoca della costruzione del sito, infatti, il solstizio invernale e quello estivo sarebbero sorti esattamente sopra le pietre angolari.
“Grazie agli strumenti astronomici più precisi che oggi abbiamo a nostra disposizione, possiamo dire che la datazione reale di Tiahuanaco risalga a 12 mila anni fa”, conclude Steede. “E questo, dovrebbe far riflettere tutti noi sulla vera origine della civiltà”.