Sono passati vent'anni da quando sono iniziati gli scavi archeologici di Göbekli Tepe. I risultati raggiunti rivelano che il sito è la più antica bottega di scultura del mondo. Ci si aspetterebbe di trovare sculture primitive, invece si vedono creazioni artistiche esteticamente molto avanzate
Come ormai noto, Göbekli Tepe è un sito archeologico situato nella parte superiore di un costone di montagna nella regione sud-orientale dell’Anatolia, Turchia.
Qui si trova il tempio più antico mai scoperto (risalente almeno a 12 mila anni fa), così importante da essere considerato “il punto zero” della storia.
Da quando è stato scoperto – quasi due decenni fa – è stato oggetto di uno studio intenso da parte dei ricercatori dell’Istituto Archeologico Tedesco e del Ministero della cultura e del turismo della Turchia.
Secondo quanto riporta l’Hurriyet Daily News, i risultati più recenti di anni di scavi suggeriscono che Göbekli Tepe sia il più antico laboratorio scultoreo del pianeta, mostrando del l’uomo del neolitico era molto più raffinato di quanto si pensasse.
“Göbekli Tepe è la culla delle arti plastiche”, spiega Cihat Kürkçüoğlu, professore associato della vicina Harran University, dipartimento di Arti e Storia. “Si tratta di un tempio, ma allo stesso tempo è anche la più antica bottega di scultura del mondo. Ci si aspetta di trovare sculture primitive, invece si vedono creazioni artistiche esteticamente molto avanzate”.
Göbekli Tepe è composto da numerosi templi realizzati con pilastri dal peso compreso tra le 40 e le 60 tonnellate, assieme a numerose stele a forma di T con intricate raffigurazioni di tori, serpenti, volpi, leoni e altri animali scolpiti nella pietra.
“Questo ci ha molto sorpreso”, continua Kürkçüoğlu. “Alcune composizioni in Göbekli Tepe sono talmente buone da competere con il gusto grafico di oggi. Man mano che gli scavi archeologici andranno avanti, credo che troveremo prototipi più antichi”.
Infatti, nel corso degli scavi sono state già trovate alcune figurine di Venere risalenti a 20 mila anni fa, simili a quelle trovate in Europa datate fino a 30 mila anni fa. È proprio l’età delle sculture monumentali a catturare maggiormente l’interesse dei ricercatori.
Kürkçüoğlu non ha dubbi sul fatto che i rilievi sulle stele a forma di T siano le più antiche sculture mai trovate sul nostro pianeta. Il ricercatori ha anche detto che presto gruppi di studenti universitari cominceranno a visitare il sito, così impareranno che la storia della scultura è cominciata a Göbekli Tepe: “proprio come l’alfabeto comincia con la A, la storia delle arti plastiche inizia a Göbekli Tepe”.
Göbekli Tepe, secondo la storiografia ufficiale, non dovrebbe esistere. I risultati dei test sostengono l’ipotesi che Gobleki Tepe risalga a 11 mila anni fa, ossia quasi 6 mila anni prima della comparsa delle prime civiltà nella mezza luna fertile in Mesopotamia (a lungo considerata la culla della civiltà) e ben 8,5 mila anni prima della costruzione della Grande Piramide di Cheope, diventando così il più antico esempio noto di architettura monumentale.
Göbekli Tepe, e altri siti mediorientali, stanno cambiando le nostre idee su una svolta fondamentale nella storia umana: la rivoluzione neolitica, quando i cacciatori-raccoglitori nomadi si trasformarono in agricoltori stanziali.
Gli archeologi continuano a scavare e a discutere sul suo significato: come è stato realizzato? Qual è la sua storia? Chi l’ha costruito e perché? Per certi aspetti, la struttura sembra venire fuori dalle tenebre dell’ultima era glaciale, entrando di colpo sulla scena storica.
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